Il corpo parla.
Parla quando danza ma anche quando si ferma o duole.
Il corpo ci comunica come stiamo e cosa ci sta accadendo, anche se non sempre siamo in grado di ascoltarlo e capirlo e, talvolta, lo ignoriamo fino a quando non si può più andare oltre.
Narrare il dolore fisico ci aiuta a comprenderlo e contenerlo e ci consente di accettare e riconoscere la sofferenza che lo accompagna.
La sofferenza a volte parla della paura di perdere la propria autonomia, autosufficienza e autodeterminazione, della paura di perdere la capacità di comunicare e gestire il proprio tempo e gli affetti.
Altre volte è paralizzante come il dolore cui si accompagna e impedisce di riconoscere se stessi e il ruolo che si ricopre all'interno del proprio mondo di relazioni.
Raccontare la sofferenza consente di riconoscere il suo impatto nella storia della persona e il significato che assume all'interno del sistema "corpo-mente-cultura-societá".
La narrazione è costruzione di senso e di esperienza, è costruzione del processo di riconoscimento e crescita.
Nessun commento:
Posta un commento