La dipendenza affettiva è un disturbo della sfera emotiva, affettiva, cognitiva e relazionale che deriva da una relazione, quindi da un processo interattivo, altamente disfunzionale in cui ricorrono, rinforzandosi, aspettative e convinzioni distorte su come deve esse l’altro/a e la relazione stessa.
Non riguarda il singolo individuo, ma la relazione che si caratterizza come fortemente asimmetrica e instabile.
La relazione è, essa stessa, la conseguenza di un disturbo profondo della personalità di cui soffre l’altro/a partner della coppia, quello/a che sfugge, che non da certezze, che possiede un’immagine di sé grandiosa e che tende a sminuire la persona con cui instaura la relazione.
La relazione di dipendenza serve ad alimentare l’ego del/la partner narcisista che nasconde, dietro l’apparente grandiosità della propria immagine, un Io infantile e pieno di rabbia, invidia e dolore, incapace di entrare in relazione con gli altri, incapace di vederli e di amarli.
Cosa non deve fare chi sente di essere invischiato/a in una relazione di dipendenza affettiva:
non deve prendere sulle proprie spalle la responsabilità della riuscita della relazione;
non deve diventare un’altra persona per andare incontro all’ideale irrealizzabile e perverso del/la proprio/a partner;
non si guarisce insieme;
non si chiede aiuto per il/la partner.
Cosa può fare chi sente di essere invischiato/a in una relazione di dipendenza affettiva?
Capire che si tratta di questo è già un primo e importantissimo passo.
Chiedere aiuto.
A volte si va in terapia per sintomi che nulla sembrano riguardare un disturbo della relazione affettiva.
A volte si parla della propria ansia, di fobie, di attacchi di panico o di disturbi psicosomatici, disturbi nell’ambito sociale o lavorativo, disturbi della condotta alimentare e del ritmo sonno veglia, o di un periodo depressivo.
A volte dietro queste manifestazioni sintomatiche si nasconde una dipendenza affettiva che viene vista e riconosciuta proprio quando si inizia a stare meglio e il/la partner si ribella al nuovo stato di benessere.
La sofferenza del/la partner è funzionale alla grandiosità del/la persona narcisista.
Uscirne è possibile
purché si ristabilisca il rispetto per se stessi e lo si difenda con
fermezza, lasciando l’altro/a per sempre.
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