Il corpo parla, esprime
la nostra vita psichica quando non troviamo le parole per dirla.
Ci sono dei periodi
particolari (come la maternità, la gravidanza, un impegno particolarmente
gravoso sul lavoro, un lutto, una separazione, un conflitto …) in cui l’espressione
verbale può essere disturbata da interferenze e il corpo prende la parola
mandando dei segnali.
I segni del corpo,
anche quelli che sembrano sfuggire ad un’interpretazione o ad una
rappresentazione, come i disturbi
psicosomatici, sono portatori di messaggi per la psiche.
Il più delle volte
conviviamo più o meno “pacificamente”
con piccoli e grandi dolori fisici (mal di testa, insonnia, insonnia infantile,
dolori localizzabili fisicamente, intolleranze alimentari, alcune forme di
balbuzie, incidenti domestici frequenti, distrazione cronica, …); non ce ne
preoccupiamo nemmeno più di tanto, occupati come siamo dal quotidiano impegno
nelle varie attività.
Altre volte però, a nostra
insaputa, il nostro corpo si incarica di parlare di noi con un’incredibile
mancanza di pudore. Esponendoci.
In questi casi si
tratta di esperienze accadute, anche nei primissimi tempi della nostra vita, e
vissute a livello sensoriale senza mai aver ricevuto un’elaborazione sul piano
affettivo e di parola.
Il
vissuto (ovvero la rappresentazione che noi costruiamo di fatti ed esperienze
relazionali) che non si lega all’affetto (il significante di quell’esperienza)
non è rappresentabile: esso viene espulso dalla psiche e resta ancorato al
corpo, dove si manifesta seguendo le memorie di cui si è dotato il
funzionamento corporeo stesso.
È un meccanismo comune
e tutti, quando il dolore mentale è troppo forte e innominabile, siamo portati
a “somatizzarlo”. Tuttavia in alcuni casi tale meccanismo rischia di diventare invalidante
per la persona.
È
opportuno svolgere tutti gli idonei accertamenti medici per verificare la
presenza di un’effettiva causa organica. In assenza di essa, se
si è motivati, si può intraprendere un percorso psicoterapeutico: la stanza
dell’analisi è un luogo protetto in cui poter sentire ciò che è incastrato nel
corpo e dare parola al sentimento taciuto.
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